Grafica

Opere - Indice

 

L’incisione vera e propria prevede un intervento diretto dell’artista su una matrice che poi verrà direttamente utilizzata in fase di stampa. Potevo scegliere tra le tecniche dell’acquaforte e della puntasecca da una parte, e la tecnica xilografica dall’altra. Un buon disegnatore riesce a produrre una prima acquaforte ‘tecnicamente matura’ anche dopo cinque, sei mesi d’apprendistato. Per l’acquaforte, poi, il processo di stampa è abbastanza standardizzato e spesso viene demandato a stamperie specializzate. Al capo opposto, la xilografia ha delle peculiarità che ne fanno un sistema di produzione tarato su un singolo artefice: dall’incisione alla stampa. Dominare anche solo parzialmente la tecnica richiede un periodo di apprendistato di almeno due, tre anni. La matrice lignea è di per sé viva, respira e trasuda. Ogni singolo tratto è il risultato di almeno quattro incisioni distinte. L’artista incide il legno così da enucleare, in rilievo, le parti che riceveranno l’inchiostro in fase di stampa. Se nell’acquaforte un filo d’erba è reso semplicemente tracciando un segno sulla lastra, nella xilografia occorre liberare la parte a sinistra e a destra del segno che si intende risparmiare. S’instaura un confronto con la materia, con il legno. L’acquaforte assomiglia vagamente a un disegno a matita, la xilografia ha una propria autonomia, la si riconosce immediatamente per la durezza delle superfici nere, per il rigore dell’impianto. Per dare alla luce una xilografia bisogna essere dotati d’una manualità specifica, non mutuabile dalla tecnica del disegno accademico. (…) La stampa si effettua inchiostrando con un tampone la matrice e quindi ponendovi sopra il foglio. Il successivo passaggio consiste nell’apposizione di una membrana intermedia e quindi lo sfregamento tramite una stecca d’osso d’avorio. Una matrice di quindici per trenta centimetri richiede un tempo di stampa di circa trenta minuti. Ogni stampa così amorevolmente ottenuta è sostanzialmente diversa dalle altre. Quasi un’opera unica.
Ecco un esempio di come lo strumentario possa fortemente influenzare l’ambito espressivo. In tal senso le xilografie rappresentano visivamente il mondo del pensiero simbolico. Ma le reti statiche sono l’inizio di un percorso che, pur nelle oggettive limitazioni materiali, porterà a sviluppi positivi. La biblioteca d’un monastero benedettino, il castello e la corte, la città fortificata, le prime università. Universi che producevano localmente cultura ad altissimo livello, ma che trovavano difficoltà a far circolare le idee.

Ernesto Saquella